Per aiutarvi a comprendere meglio le dinamiche cinematografiche, ho realizzato una breve clip per mostrare quanto può essere psicotica una forchetta assassina. Per riuscire a riprendere la scena e mostrare al mondo il vero volto di quella posata, ho dovuto nascondere una telecamera dentro una presina da cucina che conoscevo da tempo e che ha accettato di buon grado di prestarsi all’esperimento. In fin dei conti per una presina, abituata a muoversi tra fornelli e manici di pentola arroventati, il rischio che le chiedevo di correre era minimo. E poi, in quanto attrezzo di cucina inanimato, non aveva scelta.
Per diverse ore la forchetta ha cercato di dissimulare le proprie turbe con un comportamento freddo e distaccato, da posata...